Mi svegliai improvvisamente, destato dai miei compagni di stanza. Erano spaventati, ed io non capivo cosa stesse succedendo. Mi dissero, allora, di guardare fuori dalla finestra; rimasi immobile, attanagliato dalla paura: un’enorme pecora meccanica, con due occhi rossi, mi stava fissando. Decisi di affrontarla e mi recai fuori. Era grossa due volte me ed aveva un colore nero che si confondeva nel buio della notte. Continuava a fissarmi, ringhiando, aspettando il momento giusto per attaccare. Dopo aver studiato l’avversario trovai il modo di sconfiggerlo; mi sarebbe bastata una chiave inglese ed una grande dose di coraggio. Con un movimento fulmineo andai sotto il ventre della bestia e cominciai a svitare i bulloni che la tenevano in piedi; dopo qualche secondo l’animale cadde a terra ed io tornai in casa. Stavo per tornare nel mio letto, quando mi accorsi che un peso mi opprimeva; decisi quindi di liberarmene. Tirato lo sciacquone tornai a letto.
PAROLE: attanagliato, pecora meccanica, sciacquone.
martedì 18 dicembre 2007
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3 commenti:
molto bello, complimenti all'autore.ciao
sei un tipo modesto...comunque belli i racconti... e per favore:cambia il colore dello sfondo xk è inguardabile!!!!!!!!! ciao kikka793
abba anche questo è bellissimo..non pensavo che sapessi scrivere così bene!! :) scherzoooo..
ciaooo
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