
domenica 25 maggio 2008
Negazione pratica delle domande: tema

giovedì 22 maggio 2008
"La maschera della morte rossa": riassunto
venerdì 2 maggio 2008
Secondo canto dell' Eneide: riassunto
Durante il banchetto che viene dato in onore dei Troiani, Enea racconta la propria storia e le vicende che lo hanno portato a Cartagine.
L'astuto Ulisse aveva trovato il modo di riuscire ad entrare a Troia: fatto costruire un enorme cavallo di legno, si sarebbe nascosto al suo interno insieme ad altri soldati. I Troiani, spinti dall'acheo Sinone che li aveva informati della partenza dei Greci, e dalla curiosità, portarono il cavallo all'interno della città, incuranti degli avvertimenti di Cassandra.
Usciti nella notte dal ventre del cavallo, i Greci, aprirono le porte al loro esercito e distrussero Troia. Enea, svegliato improvvisamente dal fantasma di Ettore, aveva visto ciò che stava accadendo. Andando per la città, vide Elena e avrebbe voluto ucciderla ma Venere gli disse di fuggire dalla città con la sua famiglia.
L'eroe, fuggendo, portò con sè il padre Anchise caricandoselo sulle spalle, insieme al figlio Ascanio ed alla moglie Cerusa che, però, rimasta indietro, morì nella catastrofe generale.
Riassunto corto
Durante il banchetto viene chiesto ad Enea di raccontare le sue avventure. Egli narra dell'inganno di Ulisse e della propria fuga, suggerita da Venere.
L'astuto Ulisse aveva trovato il modo di riuscire ad entrare a Troia: fatto costruire un enorme cavallo di legno, si sarebbe nascosto al suo interno insieme ad altri soldati. I Troiani, spinti dall'acheo Sinone che li aveva informati della partenza dei Greci, e dalla curiosità, portarono il cavallo all'interno della città, incuranti degli avvertimenti di Cassandra.
Usciti nella notte dal ventre del cavallo, i Greci, aprirono le porte al loro esercito e distrussero Troia. Enea, svegliato improvvisamente dal fantasma di Ettore, aveva visto ciò che stava accadendo. Andando per la città, vide Elena e avrebbe voluto ucciderla ma Venere gli disse di fuggire dalla città con la sua famiglia.
L'eroe, fuggendo, portò con sè il padre Anchise caricandoselo sulle spalle, insieme al figlio Ascanio ed alla moglie Cerusa che, però, rimasta indietro, morì nella catastrofe generale.
Riassunto corto
Durante il banchetto viene chiesto ad Enea di raccontare le sue avventure. Egli narra dell'inganno di Ulisse e della propria fuga, suggerita da Venere.
Primo canto dell' Eneide: riassunto
Enea, scappato da Troia con una flotta di venti navi, cerca di andare in Lazio per fondare una nuova città, nonostante la volontà contraria di Giunone. La dea, infatti, è arrabbiata con i Troiani per vecchi avvenimenti e anche perchè il destino stabilisce che la stirpe di Enea debba distruggere, un giorno, Cartagine, città prediletta di Giunone.
Un' estate, sette anni dopo la caduta di Troia, Giunone avvista la flotta di Enea al largo della Sicilia e, con l'aiuto di Eolo, scatena una tempesta che ne causa il naufragio sulle coste africane. Solo grazie all'intervento di Nettuno, che non tollera che altri comandino nel suo regno, Enea salva la flotta. Giove predice a Venere, madre di Enea, che l'eroe giungerà in Lazio, dove fonderà la stirpe romana; dice anche che Giunone si unirà ai Romani. Infine, Giove, invia Mercurio a Cartagine per influenzare i Cartaginesi a favore di Enea.
Intanto, Venere, sotto le sembianze di una giovane cartaginese, racconta ad Enea di Didone, regina di Cartagine, invitandolo ad andare in quella città. Didone accoglie benevolmente i Troiani. Venere ordina a Cupido di sostituirsi ad Ascanio, figlio di Enea, affinchè induca la regina ad innamorarsi del capo troiano. Così avviene, e durante il banchetto offerto da Didone, viene chiesto ad Enea di narrare le proprie avventure.
Riassunto corto
Enea, fuggito da Troia, vaga per il Mediterraneo in cerca di una nuova patria.
Viene continuamente attaccato da Giunone ma sua madre, Venere, lo aiuterà facendolo arrivare sano e salvo fino a Cartagine, dalla regina Didone.
Un' estate, sette anni dopo la caduta di Troia, Giunone avvista la flotta di Enea al largo della Sicilia e, con l'aiuto di Eolo, scatena una tempesta che ne causa il naufragio sulle coste africane. Solo grazie all'intervento di Nettuno, che non tollera che altri comandino nel suo regno, Enea salva la flotta. Giove predice a Venere, madre di Enea, che l'eroe giungerà in Lazio, dove fonderà la stirpe romana; dice anche che Giunone si unirà ai Romani. Infine, Giove, invia Mercurio a Cartagine per influenzare i Cartaginesi a favore di Enea.
Intanto, Venere, sotto le sembianze di una giovane cartaginese, racconta ad Enea di Didone, regina di Cartagine, invitandolo ad andare in quella città. Didone accoglie benevolmente i Troiani. Venere ordina a Cupido di sostituirsi ad Ascanio, figlio di Enea, affinchè induca la regina ad innamorarsi del capo troiano. Così avviene, e durante il banchetto offerto da Didone, viene chiesto ad Enea di narrare le proprie avventure.
Riassunto corto
Enea, fuggito da Troia, vaga per il Mediterraneo in cerca di una nuova patria.
Viene continuamente attaccato da Giunone ma sua madre, Venere, lo aiuterà facendolo arrivare sano e salvo fino a Cartagine, dalla regina Didone.
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