venerdì 2 maggio 2008

Primo canto dell' Eneide: riassunto

Enea, scappato da Troia con una flotta di venti navi, cerca di andare in Lazio per fondare una nuova città, nonostante la volontà contraria di Giunone. La dea, infatti, è arrabbiata con i Troiani per vecchi avvenimenti e anche perchè il destino stabilisce che la stirpe di Enea debba distruggere, un giorno, Cartagine, città prediletta di Giunone.
Un' estate, sette anni dopo la caduta di Troia, Giunone avvista la flotta di Enea al largo della Sicilia e, con l'aiuto di Eolo, scatena una tempesta che ne causa il naufragio sulle coste africane. Solo grazie all'intervento di Nettuno, che non tollera che altri comandino nel suo regno, Enea salva la flotta. Giove predice a Venere, madre di Enea, che l'eroe giungerà in Lazio, dove fonderà la stirpe romana; dice anche che Giunone si unirà ai Romani. Infine, Giove, invia Mercurio a Cartagine per influenzare i Cartaginesi a favore di Enea.
Intanto, Venere, sotto le sembianze di una giovane cartaginese, racconta ad Enea di Didone, regina di Cartagine, invitandolo ad andare in quella città. Didone accoglie benevolmente i Troiani. Venere ordina a Cupido di sostituirsi ad Ascanio, figlio di Enea, affinchè induca la regina ad innamorarsi del capo troiano. Così avviene, e durante il banchetto offerto da Didone, viene chiesto ad Enea di narrare le proprie avventure.


Riassunto corto
Enea, fuggito da Troia, vaga per il Mediterraneo in cerca di una nuova patria.
Viene continuamente attaccato da Giunone ma sua madre, Venere, lo aiuterà facendolo arrivare sano e salvo fino a Cartagine, dalla regina Didone.

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