domenica 6 luglio 2008

"Il fu Mattia Pascal" di L.Pirandello: riassunto

Mattia Pascal vive in un immaginario paese ligure, Miragno. Suo padre, che si era arricchito con il commercio via mare e il gioco d'azzardo, ha lasciato alla moglie e ai due figli una cospicua somma di denaro. L’amministratore Batta Malagna, nominato tale dalla nipote Romilda, moglie di Mattia, gestisce l’intero patrimonio della famiglia. Romilda aspetta un figlio da Mattia e così egli viene costretto a sposarla e a convivere con la suocera, vedova, che lo considera un incapace. Grazie all'amico Pomino, Mattia ottiene un lavoro come bibliotecario, ma dopo poco tempo, infelice per il lavoro e per il matrimonio, decide di fuggire da Miragno e di recarsi in Francia. Giunto a Montecarlo gioca alla roulette e si arricchisce in seguito a delle vincite fortuite. Decide così di ritornare a casa per riscattare la sua proprietà, in mano a Batta Malagna, e vendicarsi della suocera. Mentre è in treno legge casualmente, su un giornale, che a Miragno è stato ritrovato nel pozzo di un mulino il cadavere di Mattia Pascal.
Egli capisce subito che, credendolo tutti ormai morto, può crearsi un'altra vita. Così, con il nome di Adriano Meis, inizia a viaggiare prima in Italia e poi all'estero; alla fine si stabilisce a Roma in una camera posta sul Tevere.
Qui si innamora di Adriana, la dolce figlia del padrone di casa, Anselmo Paleari, e sogna di sposarla e di vivere un'altra vita; si rende presto conto, però, che la sua esistenza è inutile. Infatti, non essendo registrato all'anagrafe, è come se non esistesse e quindi non può sposare Adriana. Finge così un suicidio lasciando il suo bastone e il suo cappello sul ponte Margherita, che attraversa il Tevere. Dopo due anni di vagabondaggio, Mattia ritorna a Miragno con la sua vera identità. Arrivato al paese, Mattia, viene a sapere dal fratello, Roberto, che la moglie si è risposata con Pomino e ha avuto una bambina. Così, il fu Mattia Pascal, passa le sue giornate nella biblioteca dove lavorava un tempo a scrivere la sua storia con l'aiuto di Don Eligio e recandosi al cimitero per portare i fiori sulla propria tomba.

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